Polso FRATTURA di RADIO E ULNA dolore e impotenza funzionale

Le fratture di polso rappresentano una delle lesioni ortopediche più comuni, specialmente tra gli anziani e i giovani attivi.

Questo articolo fornisce una panoramica sull’epidemiologia, la sintomatologia, la classificazione, la diagnosi e le opzioni terapeutiche chirurgiche, con particolare attenzione alle recenti innovazioni in campo ortopedico.

Epidemiologia

Le fratture di polso, tra cui la frattura di Colles e di Smith, costituiscono circa il 18% di tutte le fratture trattate in ambito ortopedico. L’incidenza è particolarmente alta nei pazienti anziani, soprattutto donne post-menopausali con osteoporosi, e nei giovani coinvolti in attività sportive o incidenti stradali. Studi epidemiologici indicano un picco bimodale: il primo nei pazienti anziani con una caduta da un’altezza minima e il secondo nei giovani adulti a seguito di traumi ad alta energia.

Sintomatologia

I pazienti con una frattura di polso presentano generalmente dolore intenso, deformità visibile dell’articolazione, gonfiore e limitazione funzionale. I sintomi associati includono:

  • Dolore localizzato, che peggiora con il movimento.
  • Gonfiore evidente sul dorso o sul lato palmare del polso.
  • Riduzione della capacità di prensione.
  • Nei casi più gravi, parestesie o segni di compressione nervosa, specialmente del nervo mediano.

Classificazione

La classificazione delle fratture di polso è fondamentale per definire il trattamento più adeguato. I principali sistemi di classificazione includono:

  1. Fratture di Colles: fratture trasverse della parte distale del radio con dislocazione dorsale.
  2. Fratture di Smith: fratture del radio distale con dislocazione volare.
  3. Fratture intra-articolari: includono il coinvolgimento della superficie articolare, spesso associate a una prognosi peggiore.
  4. Fratture comminute: caratterizzate da frammenti multipli, comuni nei traumi ad alta energia.
  5. Classificazione AO: utilizza un sistema alfanumerico (A, B, C) per indicare la complessità della frattura e il coinvolgimento articolare.

Diagnosi

La diagnosi di frattura di polso richiede un’accurata valutazione clinica e radiologica:

  • Esame clinico: ispezione per rilevare deformità, palpazione per localizzare il dolore e test funzionali per valutare l’integrità neurovascolare.
  • Imaging:
  • Radiografia standard: vista antero-posteriore e laterale per identificare la frattura.
  • Tomografia Computerizzata (TC): utile per visualizzare le fratture intra-articolari complesse.
  • Risonanza Magnetica (RM): indicata nei casi sospetti di lesioni legamentose o complicanze associate.

Terapia Chirurgica

Il trattamento chirurgico è indicato nelle fratture instabili, scomposte o con coinvolgimento articolare. Le opzioni includono:

  1. Riduzione a cielo aperto e fissazione interna (ORIF):
  • Utilizzo di placche e viti volari o dorsali.
  • Indicata per fratture instabili e comminute.
  1. Fissazione esterna:
  • Indicato per pazienti con tessuti molli compromessi o fratture altamente comminute.
  • Consente la stabilizzazione senza ulteriore trauma chirurgico al sito di frattura.
  1. Artroscopia del polso:
  • Strumento utile per visualizzare direttamente la superficie articolare.
  • Permette di trattare lesioni legamentose associate.
  1. Inchiodamento percutaneo:
  • Minimale e meno invasivo.
  • Spesso utilizzato per fratture semplici in pazienti giovani.

Conclusioni

Le fratture di polso richiedono un approccio multidisciplinare per garantire risultati ottimali. Una diagnosi accurata e una gestione chirurgica tempestiva sono fondamentali per ridurre il rischio di complicanze, tra cui rigidità articolare, dolore cronico e osteoartrosi post-traumatica. Le nuove tecnologie, come la chirurgia assistita da robot e l’imaging avanzato, promettono di migliorare ulteriormente la cura di queste lesioni.

ANATOMIA

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