La seguente revisione descrive l’associazione tra la riduzione del grasso corporeo e una diminuzione dei livelli di colesterolo LDL, uno dei più importanti fattori di rischio cardiovascolare. La recente letteratura scientifica ha sottolineato sia gli aspetti fisiologici di questa associazione sia le sue implicazioni cliniche per il trattamento delle dislipidemie.
Introduzione
L’eccesso di tessuto adiposo, principalmente viscerale, è associato allo sviluppo di un profilo lipidico sfavorevole, caratterizzato da alti livelli di colesterolo LDL.
Lo scopo di questo articolo è analizzare come la perdita di grasso corporeo possa influenzare positivamente i livelli di LDL e, di conseguenza, ridurre il rischio cardiovascolare.
Analisi
È stata eseguita una revisione sistematica della letteratura scientifica pubblicata nell’ultimo decennio utilizzando database come:
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PubMed
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Cochrane Library
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Web of Science.
Tra gli studi inclusi c’erano studi clinici randomizzati, meta-analisi e studi osservazionali che hanno valutato i processi di perdita di peso, riduzione del tessuto adiposo e cambiamenti correlati nel colesterolo LDL circolante.
Risultati
Diversi lavori hanno dimostrato che l’entità della riduzione del grasso corporeo è direttamente proporzionale a una riduzione dei livelli circolanti di colesterolo LDL.
Meccanismi fisiologici
Miglioramento della sensibilità all’insulina: la riduzione del grasso, in particolare del grasso viscerale, aumenta la sensibilità dei tessuti all’insulina, diminuendo così la produzione epatica di LDL.
La perdita di peso favorisce una riduzione della sintesi di LDL dovuta alla regolazione dell’espressione di geni implicati nel metabolismo lipidico.
Riduzione dell’infiammazione: la perdita di peso diminuisce lo stato infiammatorio cronico che accompagna l’obesità e contribuisce a cambiamenti nel profilo lipidico.
Entità dell’effetto: in una meta-analisi di 70 studi, è stato osservato che la riduzione media del colesterolo LDL era di 0,8 mg/dL per ogni kg di peso perso.
Modalità di perdita di peso: una dieta ipocalorica più regolare attività fisica è emersa come la modalità più efficiente per ridurre il grasso corporeo e successivamente l’LDL.
Effetti a lungo termine: studi longitudinali hanno identificato il mantenimento della perdita di peso a lungo termine come un fattore determinante cruciale per la sostenibilità della riduzione dell’LDL.
Discussione
I risultati di questa revisione evidenziano la gestione del peso corporeo come un approccio non farmacologico al controllo dei livelli di colesterolo LDL. La riduzione del grasso, in particolare del grasso viscerale, sembra essere un fattore determinante critico del cambiamento nel metabolismo dei lipidi e fornisce altri benefici oltre alla semplice riduzione del rischio cardiovascolare.
Conclusioni
La riduzione del livello di colesterolo LDL attraverso la perdita di grasso corporeo è efficace e sicura.
Questi risultati mettono in risalto la necessità di incorporare strategie di gestione del peso nei protocolli di trattamento per la dislipidemia. Sono necessari ulteriori studi per delineare le modalità di intervento ottimali e la morbilità e mortalità cardiovascolare a lungo termine. Limitazioni
Questo studio è una revisione dei dati della letteratura e quindi affronta un rischio di bias di pubblicazione. Inoltre, la variabilità interindividuale nella risposta alla perdita di peso non è stata esplorata.
Implicazioni cliniche
I professionisti della salute dovrebbero considerare la perdita di peso come parte integrante della gestione della dislipidemia nei pazienti in cui è presente tessuto adiposo in eccesso.
In effetti, l’istituzione di programmi di gestione del peso fornisce enormi benefici nella riduzione del rischio cardiovascolare complessivo.
Il Presidente INSALUX … associazione ETS www.insalux.it
Luigi Grosso
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