Gomito  ARTROSI e DOLORE ingravescente

Introduzione

L’artrosi del gomito è una patologia degenerativa relativamente rara rispetto ad altre localizzazioni articolari, come l’anca o il ginocchio. Tuttavia, questa condizione può determinare un significativo impatto sulla qualità della vita del paziente, soprattutto nei casi in cui compromette la funzionalità e provoca dolore cronico. Questo articolo analizza gli aspetti epidemiologici, eziopatogenetici, sintomatologici, diagnostici e terapeutici della patologia.

Epidemiologia

L’artrosi del gomito rappresenta circa il 2-3% dei casi di artrosi, con una prevalenza maggiore nei soggetti di sesso maschile, specialmente in età lavorativa e nei pazienti che svolgono lavori manuali o sport ad alto impatto. La prevalenza aumenta con l’età, solitamente dopo i 50 anni, sebbene può verificarsi in età più precoce nei casi di artrosi secondaria a traumi o altre patologie articolari.

Eziopatogenesi

L’artrosi del gomito può essere primaria o secondaria:

  • Primaria: legata all’invecchiamento e alla degenerazione della cartilagine articolare.
  • Secondaria: spesso associata a traumi (fratture, lussazioni), sovraccarico funzionale, o patologie infiammatorie come l’artrite reumatoide.

Fattori predisponenti includono:

  • Traumi ripetuti: microtraumi o sovraccarichi cronici, tipici di alcuni lavori manuali o sport (ad esempio, tennis o sollevamento pesi).
  • Disordini congeniti o anatomici: malformazioni articolari che alterano la biomeccanica.
  • Condizioni infiammatorie: sinoviti croniche che contribuiscono alla degenerazione cartilaginea.

La progressione dell’artrosi coinvolge un ciclo di danno cartilagineo, alterazioni ossee (osteofiti), e perdita dello spazio articolare, con possibile formazione di corpi mobili intra-articolari.

Sintomatologia

I sintomi principali dell’artrosi del gomito includono:

  • Dolore: inizialmente episodico e correlato all’attività, diventa progressivamente continuo, limitando le attività quotidiane.
  • Rigidità articolare: con riduzione dell’ampiezza dei movimenti, spesso più marcata al mattino o dopo periodi di inattività.
  • Blocco articolare: causato da corpi mobili intra-articolari che interferiscono con il movimento.
  • Instabilità: nei casi avanzati, con sensazione di cedimento durante l’uso del braccio.
  • Crepitii: percepibili durante i movimenti, indicativi di irregolarità cartilaginee o ossee.
  • Debolezza muscolare: secondaria alla disfunzione articolare e al dolore cronico.

Questi sintomi possono essere associati a gonfiore articolare e deformità nei casi avanzati, compromettendo ulteriormente la funzione.

Prevenzione

La prevenzione dell’artrosi del gomito si basa su strategie volte a ridurre il rischio di lesioni articolari e a mantenere la salute dell’articolazione:

  • Evitare sovraccarichi ripetuti: limitare attività che comportano movimenti ripetitivi o stress prolungati sull’articolazione del gomito.
  • Protezione durante le attività a rischio: utilizzo di dispositivi di protezione, come tutori o fasce elastiche, durante lavori manuali o sport.
  • Mantenere una postura corretta: ridurre stress meccanici sull’articolazione evitando posizioni scorrette.
  • Esercizio fisico regolare: favorire il rafforzamento muscolare e il mantenimento della flessibilità articolare attraverso attività a basso impatto.
  • Trattare prontamente le lesioni traumatiche: ridurre il rischio di sviluppare artrosi secondaria intervenendo precocemente su fratture o lussazioni.
  • Alimentazione equilibrata: includere nutrienti essenziali per la salute ossea e cartilaginea, come vitamina D, calcio e acidi grassi omega-3.

Un’attenta gestione dei fattori di rischio e una corretta educazione del paziente possono contribuire significativamente alla prevenzione dell’artrosi del gomito.

Diagnosi

La diagnosi si basa su un’accurata anamnesi e un esame obiettivo completato da indagini strumentali:

  • Radiografia: evidenzia osteofiti, riduzione dello spazio articolare e sclerosi ossea.
  • Risonanza magnetica (RM): utile per valutare i tessuti molli e la cartilagine.
  • Tomografia computerizzata (TC): nei casi complessi, per studiare dettagli ossei.
  • Artroscopia: sia diagnostica che terapeutica, permette una valutazione diretta dell’articolazione.

Terapia

Il trattamento dell’artrosi del gomito può essere conservativo o chirurgico, a seconda della gravità del quadro clinico.

Trattamento conservativo:

  • Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): per il controllo del dolore.
  • Fisioterapia: per migliorare la funzionalità e la forza muscolare.
  • Infiltrazioni intra-articolari: con corticosteroidi o acido ialuronico.
  • Tutori: per limitare i movimenti dolorosi e proteggere l’articolazione.

Trattamento chirurgico:

  • Artroscopia: rimozione di corpi mobili, debridement o sinoviectomia.
  • Protesi articolare: nei casi avanzati, sebbene meno frequente rispetto ad altre articolazioni.
  • Osteotomie correttive: per migliorare l’allineamento articolare.

Conclusioni

Nonostante la sua bassa prevalenza, l’artrosi del gomito è una patologia debilitante che richiede un approccio multidisciplinare per il trattamento e la gestione. La diagnosi precoce e un trattamento personalizzato possono migliorare significativamente la qualità della vita del paziente, rallentando la progressione della malattia e preservando la funzione articolare.

ANATOMIA

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